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Il borgo di Castel del Monte

Castel del Monte è un borgo abruzzese situato all’interno della Comunità montana Campo Imperatore – Piana di Navelli che ospita circa 400 abitanti. Facente parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è un’importante meta turistica, maestoso sfondo di alcuni famosi film, tra i quali ricordiamo “Il nome della Rosa” del 1986, diretto da Jean-Jacques Annaud e ripreso dall’omonimo libro di Umberto Eco.

Il nome originario di questo paese, “Castellum de Montis”, richiama l’idea del centro fortificato incastonato tra le montagne, così come si presenta ancora al giorno d’oggi.

 

Dalle origini al giorno d’oggi
La sua storia ha origini molto lontane e per ripercorrerle al meglio, bisogna guardare alle prime popolazioni che insediarono in questi territori, le quali incentrano le proprie attività su pastorizia e transumanza, dando lustro e relativo benessere economico alla zona. Nel corso dei secoli, la paura di incursioni barbare, alimenta il bisogno di sicurezza e protezione, portando gli abitanti del luogo ad arroccarsi su cinque alture e a dare vita al borgo. Inoltre, verrà preso come punto di riferimento la torre di avvistamento, collocata in uno dei punti più alti del paese, trasformatasi poi in torre campanaria. In questo modo, nel 1298, Castel del Monte diviene un possedimento dei duchi di Acquaviva di Atri, nel 1474 diviene parte dei domini degli Sforza per poi passare ai Piccolomini che lo cedono a loro volta nel 1579 ai Medici. La famiglia fiorentina governa Castel del Monte in modo attento ed oculato fino al 1743, anno in cui il territorio passa ai Borboni fino al 1861, anno dell’Unità d’Italia. Dopo la Seconda guerra mondiale, con la crisi della pastorizia e del crollo della produzione della lana tipica di questi luoghi, si verifica una massiccia ondata di emigrazione e il paese perde prestigio e buona parte della popolazione. Tuttavia, grazie al sapiente lavoro degli abitanti più affezionati, la memoria, la storia e le tradizioni del borgo sono state tramandate e arrivate integre fino ai nostri giorni. Ad oggi, il borgo costituisce una forte attrazione turistica anche grazie al suo patrimonio culturale e paesaggistico.

Perdersi nella bellezza

Il modo migliore per visitare Castel del Monte è assecondandone le viuzze, ammirando le peculiari caratteristiche architettoniche ed esplorando piazzette e antichi portali. La visita può partire da Porta S. Rocco, un tempo facente parte delle mura difensive, in parte ancora visibili. Il panorama spazia tra monti, chiese e edifici storici, fino a scorgere, tra una costruzione e l’altra, la celebre Rocca Calascio in lontananza.

Il paese, nel complesso, è caratterizzato da un compatto nucleo d’origine altomedievale e l’architettura residenziale è dominata dalla tipologia di casa-torre, con basi molto strette e con un notevole sviluppo in altezza.

Un curioso particolare del borgo risiede nella sua forma: difatti, osservando il paese dall’alto, quest’ultimo rivelerà la forma di una stella. Questo è dovuto all’impianto urbanistico che asseconda l’andamento del terreno e trae profitto dalle cinque alture intorno al quale si è sviluppato nel corso dei secoli. Proprio per questo motivo, lo stemma del comune di Castel del Monte, risalente al 1435, raffigura la torre del paese cinta dalle mura, collocata su cinque colli o, secondo alcuni, sui cinque antichi archi d’ingresso.

 

La Notte delle Streghe

Fino alla prima metà dello scorso secolo era viva, tra gli abitanti del borgo, la credenza nelle streghe: un misto di superstizione e religiosità proprio del mondo contadino. Si pensava, in particolar modo, che le streghe fossero complici del malessere dei più piccoli che riscontravano difficoltà nel percorso di guarigione. Per scongiurare la peggiore delle sorti, la madre e alcune donne del vicinato seguivano una veglia di circa una settimana, passate le quali prendevano i panni del malato e andavano in processione per le strade del paese. Qualche guarigione casuale, nel corso degli anni, ha rafforzato questa credenza.

Ad oggi, le tracce di questa superstizione le ritroviamo nella Notte delle Streghe, tra gli eventi di spicco di Castel del Monte. Tra il 17 e il 18 agosto di ogni anno, uno spettacolo teatrale dialettale intrattiene piccoli e grandi tra le strade del borgo. Tradizione nata nel 1996, rievoca l’antica credenza popolare, dislocando la rappresentazione in vari punti del borgo. In particolar modo, la rievocazione notturna è molto suggestiva e richiama l’attenzione di molti visitatori, anche fuori regione.